Napoli, 18 novembre 2011 – L’ospedale Loreto Mare sospende le attività ordinarie. La decisione è stata presa nella serata di ieri dalla direttrice sanitaria, Mariella Corvino, quando oramai la situazione era arrivata ad un punto di non ritorno. L’ospedale è sporco e, date le condizioni igieniche in cui versa, il nosocomio sarà in grado di garantire solo le emergenze. La causa, denunciano i vertici del presidio, è il perpetuarsi dello sciopero degli addetti alle pulizie che da due mesi sono in vertenza con le società appaltatrici del servizio perché non percepiscono stipendio. Il provvedimento, si legge nella nota diffusa dalla direttrice sanitaria, è stato adottato per tutelare i pazienti da eventuali rischi igienico-sanitari che possono derivare dalla mancata pulizia degli ambienti. Ma la crisi della sanità campana ha colpito anche altri ospedali, uno su tutti il Policlinico della Federico II. Il problema è a monte. A causa dei tagli apportati al settore dalla Regione Campania, non ci sono i soldi per pagare le ditte di pulizia che, a loro volta, non sono in grado di erogare gli stipendi agli addetti alle pulizie dei vari ospedali. Il buco sarebbe di 27 milioni circa. In agonia ci sono principalmente gli ospedali della Asl Napoli 1 dove, emergenza barelle a parte, la crisi igienico-sanitaria ha dato il colpo di grazia. Parliamo, oltre che del Loreto Mare, anche del Pellegrini, San Giovanni Bosco, San Gennaro, Annunziata ed Ascalesi.
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